Senza categoria

Tre deputati di Forza Italia passano alla Lega

 Tre deputati di Forza Italia passano alla Lega

 Mattarella Pd Berlusconi hanno tradito attraverso Rothschild Bilderberg, in modo troppo clamoroso/criminale il loro popolo italiano, che è stato veduto al macello dai massoni UE lgbtq come animali
Tre deputati di Forza Italia passano alla Lega: c\’è anche Laura Ravetto

Medico di base: «Ci impediscono di visitare, io ho continuato: tutti guariti»


Denise Baldi 20 Novembre 2020

https://www.oltre.tv/medico-di-base-impediscono-visitare-continuato/

In questa emergenza il medico di base è stato il grande escluso ma qualcuno non ha smesso lavorare. La dottoressa Maria Grazia Dondini ha continuato a visitare ottenendo ottimi risultati.

La dottoressa Maria Grazia Dondini è un medico di Medicina generale della provincia di Bologna con esperienza trentennale.

In un’intervista a Radio Radio ha spiegato perché le istituzioni hanno fatto un grosso errore mettendo da parte la figura del medico di base.

Lei ha continuato a curare i suoi assistiti nonostante le direttive lo sconsigliassero: «Il paziente va visitato e valutato».

Ha criticato la posizione del Ministero della Salute che il 22 febbraio ha pubblicato un’ordinanza che impediva ai medici di famiglia di svolgere il loro abituale lavoro.

Nel caso in cui si sospettava un caso Covid, la procedura prevedeva la denuncia al Dipartimento di Sanità Pubblica che prendeva in carico il paziente con una sorveglianza domiciliare.

«Il paziente doveva rimanere a casa fino al momento in cui l’insufficienza respiratoria non si aggravava al punto di andare in ospedale. Mi sono trovata a un bivio. Potevo segnalare tutti i pazienti che avevano una sintomatologia suggestiva per Covid ma in coscienza mi sono sentita di andarli a vedere».

Non ha seguito lo stesso protocollo per tutti i pazienti ma ha valutato le cure in base alla conoscenza clinica di ognuno di loro.

Il medico di base di Monterenzio, in provincia di Bologna, non ha contato nessun decesso e nessun ingresso in terapia intensiva tra i suoi 1.500 assistiti.
Medico di base: un errore escluderlo

Trattandosi di un nuovo coronavirus, la cui origine non era conosciuta e la cui terapia era inesistente, il Ministero ha cercato di dirottare i pazienti su un canale unico.

«Le patologie respiratorie sono varie, non c’è solo la polmonite interstiziale e le curavamo già prima», ha spiegato la dottoressa.

Prima il medico di base avrebbe potuto visitare il paziente e monitorare nel tempo le forme simil influenzali o influenzali, prestando attenzione alle complicazioni dovute alle sovrainfezioni batteriche. https://www.oltre.tv/medico-di-base-impediscono-visitare-continuato/

«Nell’ordinanza era scritto che doveva essere disincentivato l’accesso dei pazienti agli ambulatori di medicina generale e nei pronto soccorso. In caso di sintomatologia respiratoria, veniva ricondotta obbligatoriamente al coronavirus e dovevano stare a casa loro, isolati».

La dottoressa ha specificato che il Ministero non ha vietato le visite domiciliari durante l’emergenza ma per farle era obbligatorio indossare le mascherine FFP2, introvabili in quel periodo.

«La ASL mi ha fornito la prima mascherina il 30 di marzo. Non erano disponibili neanche se le avessi volute comprare».

Gli errori delle procedure

La dottoressa Maria Grazia Dondini ha poi spiegato quali sono state le problematiche che si sono create escludendo la medicina territoriale durante l’emergenza.

Il coinvolgimento del medico di base avrebbe alleggerito il carico degli ospedali: «Ci sono forme febbrili che si vedono tutti gli anni e che si risolvono spontaneamente».

Il sistema ha fatto di tutto per complicare le cose. Come la Regione Emilia-Romagna che ha dato comunicazione ai medici di non effettuare radiografie toraciche in quanto non diagnostiche per la polmonite interstiziale.

«Se il medico aveva un sospetto per una polmonite alveolare, non aveva la possibilità di una conferma mandando il paziente a fare la lastra. Sono state messe in atto procedure che sicuramente non hanno giovato alla salute dei pazienti». Foto Speranza: YouTube

Francesca Galici 
15 ore fa 


Tutti i guai dei Benetton e del Principato di Monaco con gli Aeroporti della Costa Azzurra


X Factor, si rompe la magia tra i giudici: Blue Phelix e Vergo eliminati

Un piccolo terremoto in questo momento sta scuotendo Forza Italia e il centrodestra. Tre deputati al parlamento eletti con gli azzurri hanno deciso di lasciare il partito fondato da Silvio Berlusconi per passare al gruppo della Lega. Tra loro c\’è anche Laura Ravetto, che al Cav ha legato tutta la sua storia politica e che è stata anche sottosegretaria del governo Berlusconi. Gli altri due a spostarsi sono stati Federica Zanella e Maurizio Carrara.

A motivazione della loro decisione, i tre deputati hanno emesso una nota comune di rottura con Forza Italia: \”Abbiamo deciso di impegnarci in politica in tempi e modi diversi, convinti che i valori e i programmi del centrodestra siano la risposta giusta per il Paese. Ringraziamo Silvio Berlusconi per averci dato la possibilità di tradurre le nostre competenze e il nostro \’sentire\’ in azioni politiche concrete. In qualità di eletti su collegi uninominali con i voti di tutto il centrodestra tuttavia viviamo con disagio le sempre più ampie aperture al governo e gli ammiccamenti con il Partito Democratico\”. © Fornito da Il Giornale IlGiornale

La nota dei parlamentari prosegue: \”Prendiamo atto che Forza Italia ha altresì perso quella forza propulsiva che l\’aveva portata ad essere luogo di aggregazione per tutto il centrodestra e riteniamo che quel luogo di aggregazione sia oggi rappresentato dalla Lega di Matteo Salvini, che crediamo possa essere il miglior interprete di quella rivoluzione liberale i cui valori sono più che mai attuali e necessari, nonché il Partito con cui meglio portare avanti con coerenza quel programma unitario su cui abbiamo \’messo la faccia\’ in campagna elettorale, e che non vogliamo tradire\”. In conclusione, Laura Ravetto, Federica Zanella e Maurizio Carrara spiegano che per questi motivi hanno deciso di spostarsi e si dicono \”certi che – in tale gruppo – ci verrà data la possibilità di continuare a portare avanti al meglio le battaglie politiche in cui abbiamo sempre creduto e che ci hanno caratterizzati in aula e sui territori\”.

Laura Ravetto qualche giorno fa è intervenuta nel programma Agorà su Rai3, e rispondendo alla domanda di Luisella Costamagna sullo scostamento di bilancio rispose: \”Dalle parole del Presidente Berlusconi sembra si voglia andar lì. Io le dico quello che penso. Io spero però che non sia l\’ennesima volta che portiamo acqua al mulino senza esser coinvolti nelle decisioni\”. Per il momento non si sono registrate reazioni da parte di Forza Italia e della Lega.

Lascia un commento